LE FAVOLOSE AVVENTURE DEI PRINCIPI DEL PULITO

Silvana Ed., 1998

Un libro di fiabe per festeggiare i primi vent’anni di Cif, una marca ormai storica nel settore della pulizia. Oggi Cif è una grande famiglia di prodotti; questo libro di Luca Masia, illustrato da Giuliano Bartoli e Paola Patrizia Elli, li racconta in maniera sorprendente, con un linguaggio del tutto inedito per il mondo dei detersivi.Come per magia, la pulizia diventa un’affascinante raccolta di storie per grandi e bambini. Davvero un pulito da favola!

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“C’era una volta, c’è adesso e speriamo continui a esserci sempre, un regno dove l’aria è limpida e l’acqua cristallina, dove i colori sono puri come sulla tavolozza di un pittore.

Il Regno del Pulito. Un luogo ideale, forse solo immaginato, eppure vero. Che non si trova su nessuna mappa ma che può esistere ovunque. Più lontano dell’oriente e dell’occidente, al di là dell’oceano e delle montagne, più in alto del cielo e più in basso del fondo del mare.

Al tempo di questa storia, il Re del Pulito sentiva ormai il peso degli anni gravargli sulle spalle; si avvicinava per lui il momento di consegnare il trono a uno dei suoi figli, i Principi del Pulito…”


La neve dell’archeologo

“Incontrai una volta un archeologo che aveva paura della notte. Usciva solo di giorno e appena calava la sera si affrettava a rinchiudersi in casa con tutte le luci accese. Era un uomo di studio e d’ingegno, conduceva un’esistenza tranquilla, tutta casa e rovine. Proprio così, casa e rovine. Due sole cose importavano all’archeologo: la giovane moglie e l’antica città che cercava di strappare al passato con l’aiuto di infiniti, delicati colpi di scalpello…”


Il medico distratto

“In una terra lontana, molto più in là dell’Oriente e dell’Occidente, più lontano della Cina e delle Americhe, dove il sud si confonde con il nord, viveva un medico distratto che ogni giorno dell’anno si dimenticava di qualcosa. Aveva una moglie e sei figli, cinque maschi e una femmina.
Il giorno di Natale però, quei figli diventarono improvvisamente cinque, perché il medico si dimenticò della sua bambina…”


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