379 FESTINO DI SANTA ROSALIA
Palermo, 14 luglio 2003

testo di Luca Masia
interpretato da Arnoldo Foa’
scene e costumi di Pasquale Grossi
musiche di Mario Saroglia
luci di Viktoria Coeln
regia di Davide Rampello

 Festino di Santa Rosalia 2003 (download pdf testo completo)

Quando Davide Rampello mi ha chiesto di scrivere il testo del Festino di Santa Rosalia, all’inizio ho avvertito un senso di profonda inadeguatezza. La richiesta di base era di stendere un testo che in qualche modo descrivesse l’intera rappresentazione come in una sorta di radiodramma, in modo che tutto il pubblico, disseminato lungo il percorso del carro, fosse direttamente coinvolto nello spettacolo. Occorreva però trovare una chiave stilistica appropriata, altrimenti non avrei mai superato la difficoltà iniziale; con troppa facilità sarei scivolato nel grottesco, o peggio, nel banale.
I sentimenti ispirati dalla vicenda di Santa Rosalia evocano pagine di grande poesia che nei secoli sono state scritte sui temi fondamentali dell’esistenza: questioni universali come la vita, la morte, la natura, il rapporto con il sacro, la paura, la speranza… Da queste considerazioni, quasi spontaneamente, è svanito lo smarrimento iniziale ed è maturata la decisione di costruire il testo in forma poetica a metro libero, alternando le parti del narratore a brani in palermitano tratti dagli archivi dell’epoca e dall’opera di Pietro Fullone “La Rosalia”.
A queste diverse voci si sono poi aggiunte quelle dei genovesi, degli arabi, degli spagnoli e dei napoletani che abitavano la Palermo barocca: voci a tratti festose, a tratti disperate.
Su tutte, spicca la voce di Arnoldo Foà, il Narratore. In scena, la sua personalità ha la forza di far sembrare magnifica e piena di significati qualsiasi parola. E’ stato facile scrivere per lui.

***

Oggi si parla molto di eventi. In molti casi, però, ci si accosta alla realizzazione di queste grandi manifestazioni con troppa leggerezza, seguendo più le mode e le tendenze che una ferma volontà progettuale.
Sono convinto che la vera misura dell’efficacia di un evento come strumento di comunicazione si ottenga valutandone l’intensità. Intensità come manifestazione di energia, partecipazione, possibilità espressiva. Un evento di forte intensità, seppur breve, rimane nella memoria e quindi nel tempo.
Il Festino di Santa Rosalia, che perpetua da 379 anni il ricordo di un fatto straordinario, può essere sicuramente preso ad esempio come uno degli eventi di maggiore intensità in Italia e, credo, in Europa.
Oggi, perpetuare la memoria e la tradizione del Festino significa impiegare grandi capacità creative per meglio e più compiutamente svolgerne i temi; vivificarli, sposando conoscenza e immaginazione; conservarne le origini, senza mai snaturarne il cuore e l’anima.
Un appuntamento, questo del Festino, che deve coinvolgere l’intera città, emotivamente ma non solo. Il Festino, la verità della sua tradizione, la spontaneità, l’entusiasmo, il senso di partecipazione che lo caratterizzano, costituiscono la proposta più autentica della città di Palermo per quei “turisti” che, ovunque nel mondo, viaggiano alla ricerca dell’anima delle cose, delle persone, dei luoghi.
Si tratta naturalmente di un programma da avviare con largo anticipo,
nel quadro di una pianificazione puntuale,
lucida e sistematica, sostenuta da una comunicazione
integrata che dia rilievo all’eccezionalità dell’appuntamento.
E’ con questo spirito, con questa determinazione, che ho affrontato la progettazione
di quello che a mio avviso, per la particolarità, la complessità e la varietà dei temi,
è uno dei più stimolanti eventi che offra il territorio italiano…”
Davide Rampello

 


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