PAESI, PAESAGGI
di Luca Masia e Davide Rampello 

Introduzione di Antonio Ricci

Skira, 2015

 Paesi, paesaggi è la popolare rubrica di Striscia la notizia che ogni settimana accompagna il grande pubblico alla scoperta dell’Italia e dei suoi volti migliori. Oggi, Paesi, paesaggi è anche un libro: il diario di viaggio dell’inviato Davide Rampello e dell’autore Luca Masia. L’occasione per allargare lo sguardo e andare alla scoperta del nostro patrimonio culturale, artigianale e alimentare; un percorso attraverso i paesi e i paesaggi di un territorio ancora ricco di eccellenze e di realtà nascoste che costituiscono modelli da imitare e da cui ripartire. Davide e Luca viaggiano a piedi, con una sedia sottobraccio per sentirsi ovunque “come a casa”. Attraversano luoghi affascinanti e incontrano personaggi esemplari, protagonisti di storie dove artigianato, arte e agricoltura si fondono e diventano cultura. Ogni capitolo è una tappa del percorso, scandito dalle note sul Territorio, il Viaggio, Cosa vedere, Cosa gustare e soprattutto Cosa si fa e cosa si potrebbe fare in quel luogo e nel suo paesaggio naturale e sociale.

Il libro diventa così una miniera di idee, spunti e suggerimenti per ritrovare noi stessi ritrovando la nostra terra.

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“Venite, ma non come turisti, mi raccomando, come ospiti.” Con questa formula di rito si congeda ogni volta il presbitero Davide. Fin dalle origini, nella sua liturgia, Striscia ha curato la forma simbolica. E’ nel canone che il comico uranico – maschile – convesso si unisca al comico ctonio – femminile – concavo nell’introito, quando i due celebranti recitano l’antifona al centro della mensa, dove officeranno la messa in onda per milioni di fedeli. Per loro, con devozione non penitenziale, il Rampello pellegrino (per + ager) migra per i campi, portando con sé la sedia gestatoria, non già per essere visto, ma per vedere meglio. Dal suo autorevole guscio-faldistorio lo “strisciante” gasteropode dichiara “Qui mi sento come a casa” e aguzza gli occhi peduncolati.
L’apostolo-inviato va, non erra, rispondendo alla chiamata di terre vocate per il bene proprio e del prossimo. Con percorsi quasi iniziatici ci guida in santuari di consultazione oracolare, dove monaci missionari coltivano  saperi saporiti e benedetti norcini, con le loro pratiche, provocano stati allucinatori. Non c’è salvezza senza fatica e sacrificio umano.
Davide Rampello, collegando con fili punti distanti dell’Italia e serrando bene i nodi, tesse un forte, ma leggero, macramè.

(Antonio Ricci, introduzione del libro)



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