Ieri siamo andati in scena con “Il sarto di Picasso” nella biblioteca di Cesate.
E’ stata una serata speciale, che Anna e Adalberto hanno reso possibile.
Mescolate sul palco e in platea c’erano molte persone importanti. Andate e tornate, oppure mai andate via.
Intanto c’era il sole. Ci guardava da fuori e tramontava lentamente, cambiando la luce sul palco.
– Una bella luce farà bella la tua galleria, – diceva Hartung a Sapone mentre puntava i faretti sui quadri. Ecco.
Poi c’erano Yoko e Verdiana e Silvia, con la sua bella e numerosa famiglia: storie intense di amicizie che non muoiono mai. A volte fanno solo finta.
C’era Guido, che suonava ispirato sulla voce esatta e generosa di Tommaso. Mentre li ascoltavo pensavo alla lettera che Guido mi aveva scritto molti anni fa per dirmi che avrebbe pubblicato i miei racconti. I primi.
Ma soprattutto, in prima fila, c’erano Giulia e Alessandro.
E dietro di loro Cristina.
La storia del sarto di Picasso non è solo una vicenda di grandi amicizie, ma anche di grandi amori: Michele e Slavka, Aika e Antonio, Susi e Alberto, Cesare ed Enrica, Jeanne e Gino, Marguerite e Jean, Hans e Anna Eva, Edouard ed Helene…
Ieri, 14 aprile 2013, parlavamo di loro e della loro tenace determinazione ad affrontare la vita insieme.
Venticinque anni fa, il 15 aprile 1988, Cristina e io ci siamo sposati.
Da quel giorno affrontiamo la vita insieme, con tenace determinazione.
Storie solide, di amori che navigano la vita. Per sempre.