4 dicembre 2012 - Napoli, galleria Al Blu di Prussia

Venerdì scorso sono stato a Napoli per presentare “Il sarto di Picasso” nella terra di Michele Sapone.
E’ stata l’occasione per discutere di alcuni temi centrali del libro, come ad esempio la salvaguardia del nostro patrimonio artistico.
A un certo punto ho detto che quando era bambino, Michele non tirava con la fionda alle vetrate di una fabbrica come i suoi coetanei di Manchester o Liverpool, ma al rosone della chiesa di Bellona; e quando faceva centro e tutti lo applaudivano, il suo sasso non colpiva un muro qualunque, ma un affresco dipinto da chissà chi, chissà quando.
Questa è l’Italia, soprattutto nel Sud. Dove l’arte si respira, spesso senza saperlo.

Parlare di queste cose è stato doppiamente interessante perché ero in una galleria d’arte ed ero a Napoli.
Accanto a me c’era Mimma Sardella, già soprintendente ai Beni Culturali della Campania.
Devo a lei questa serata e all’artista Maria Terracciano che ci ha fatto incontrare.
Alle volte la vita è strana. E lieve.

Con Davide Rampello

Con Mimma Sardella e Davide Rampello

Con “Il sarto di Picasso”


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