Archive for 2012

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Il Sole splende 24 Ore su “Il sarto di Picasso”

Dopo alcune giornate di freddo e neve, è tornato a splendere il sole. Un sole un po’ speciale, che dura una giornata intera. Ventiquattr’ore, appunto, come i quotidiani.

Domenica 16 dicembre 2012, infatti, il Sole 24 Ore ha pubblicato nel prestigioso inserto domenicale una pagina dedicata alla storia del sarto di Picasso, alla sua straordinaria collezione di opere d’arte e di amicizie.

Una bella soddisfazione per me che quella storia l’ho scritta in un libro.
Grazie a tutti coloro che hanno lavorato all’articolo e grazie a tutti quei lettori che, invece di usare la pagina per pulire i vetri di casa o avvolgere il pesce al mercato, hanno pensato di conservarla per andare in libreria a chiedere de “Il sarto di Picasso”.

 

Parole come note: “Il sarto di Picasso” a Cremona

Anche a Cremona si parla de “Il sarto di Picasso”.
“Il romanzo racconta, in maniera delicata ed emozionante, la storia di Michele Sapone, il ‘sarto degli artisti’…”
Parole come note, nella città della musica…
La recensione del libro è stata pubblicata il 10.12.2012 su “La Provincia di Cremona”.

Napoli, galleria Al Blu di Prussia

Venerdì scorso sono stato a Napoli per presentare “Il sarto di Picasso” nella terra di Michele Sapone.
E’ stata l’occasione per discutere di alcuni temi centrali del libro, come ad esempio la salvaguardia del nostro patrimonio artistico.
A un certo punto ho detto che quando era bambino, Michele non tirava con la fionda alle vetrate di una fabbrica come i suoi coetanei di Manchester o Liverpool, ma al rosone della chiesa di Bellona; e quando faceva centro e tutti lo applaudivano, il suo sasso non colpiva un muro qualunque, ma un affresco dipinto da chissà chi, chissà quando.
Questa è l’Italia, soprattutto nel Sud. Dove l’arte si respira, spesso senza saperlo.

Parlare di queste cose è stato doppiamente interessante perché ero in una galleria d’arte ed ero a Napoli.
Accanto a me c’era Mimma Sardella, già soprintendente ai Beni Culturali della Campania.
Devo a lei questa serata e all’artista Maria Terracciano che ci ha fatto incontrare.
Alle volte la vita è strana. E lieve.

Con Davide Rampello

Con Mimma Sardella e Davide Rampello

Con “Il sarto di Picasso”

“Il sarto di Picasso” sul Corriere della Sera

Sul Corriere della Sera è uscito un ampio articolo sul “sarto di Picasso” firmato da Francesca Bonazzoli.
Michele Sapone è diventato “l’uomo che mise Picasso in mutande” e il mio libro “una biografia che si legge come un romanzo”. Due definizioni che ci piacciono molto, a Michele e a me. Grazie.

Milano, libreria Centofiori

Martedì sera (20 novembre 2012) abbiamo presentato “Il sarto di Picasso” alla libreria Centofiori di Milano. E’ stata una serata speciale, piena di gente e di amici.
E’ stato bello condividere i temi del libro dopo mesi di lavoro solitario.
Si scrive da soli, ma si vive in compagnia. E i racconti degli scrittori servono anche a stare meglio insieme.

Un’altra cosa: i libri si scrivono da soli, parola dopo parola, pagina dopo pagina. Però non siamo mai soli a scriverli. Dietro la firma dell’autore ci sono decine di persone nascoste senza le quali il volume non vedrebbe mai la luce, tanto meno il successo.
Lo scrivo, per non dimenticarlo mai.

 

Faenza, Museo delle Ceramiche

La prima presentazione de “Il sarto di Picasso” si è svolta domenica 11 novembre 2012 nella strepitosa cornice del Museo delle Ceramiche di Faenza, una struttura di 15.000 metri quadrati che espone una collezione di quasi 10.000 pezzi (cui si aggiungono altre decine di migliaia di opere conservate e non esposte: un vero museo nel museo!).
Abbiamo fatto le cose in grande, con Ferruccio Filipazzi impegnato a leggere alcuni brani del libro, il Faxtet ad accompagnare la sua voce, il sottoscritto a raccontare i contenuti del libro e Davide Rampello a introdurre l’intero processo creativo.
Vicino a noi c’erano le ceramiche di Picasso, cui la direttrice del museo, Claudia Casali (che ringrazio moltissimo per il supporto, l’entusiasmo e… il magnifico pranzo), tiene particolarmente perché hanno costituito il nucleo fondamentale di opere su cui è rinato il Mic dopo i bombardamenti della guerra.

Pubblico attento, emozionato e partecipativo. Nella foto, Ferruccio Filipazzi e il Faxtet interpretano “Il sarto di Picasso”; l’autore c’è, ma non si vede. Tace e si gode lo spettacolo degli altri che dicono (bene) le sue parole.

La prima copia

“Il sarto di Picasso” è nato.
Adesso è un oggetto concreto, da leggere, sfogliare, annusare (irresistibile l’odore della carta fresca di stampa).
Tra un paio di giorni lo presenteremo a Faenza, nella prestigiosa cornice del Museo delle Ceramiche.
Saremo in tanti e sarà una bella festa. Ma ieri sera tardi, appena tornato a Genova da Milano, con la prima copia staffetta del libro in mano, ero solo ed ero felice.
Nella foto il libro sul tavolo di cucina (il nostro, di Cristina e mio, da quando ci siamo sposati ventiquattro anni fa).
Il sarto di Picasso è già di casa…

L’incipit del libro

Mentelocale, quotidiano online di cultura e tempo libero, ha pubblicato l’incipit de “Il sarto di Picasso” con alcune note di redazione aggiuntive. Bello leggere l’inizio del libro, accanto alle notizie e alle immagini della mostra di Picasso.
Il maestro che guarda se stesso attraverso gli occhi del suo sarto…
Grazie a Paolo, Laura e Luca per l’attenzione.

Questo il link dell’articolo.

Una lunga intervista

Booksblog ha dedicato ancora spazio a “Il sarto di Picasso” e al mio lavoro pubblicando una lunga intervista dove parlo del libro e di scrittura in generale. Sono molto felice del fatto che non sia stato tagliato niente e che mi sia stata data la possibilità di parlare con la massima libertà. Un’occasione rara. Grazie all’editore e a Sara, alias Kitsuné.

Questo il link dell’intervista

“L’aroma delle note” diventa un CD

Il racconto “L’aroma delle note”, scritto nel 2011 e ambientato nella città di Aleppo, è diventato un CD intitolato “Quando la musica incontrò le parole”, interpretato da Ferruccio Filipazzi e dal Faxtet.

 

 

 

 

 

 

 

E’ un progetto che ancora una volta mi convince delle infinite possibilità espressive della parola quando incontra la musica. Una terra di frontiera, in larga parte ancora inesplorata, dove il testo diventa note e immagini. Uno spettacolo davvero completo, da vivere con tutti i sensi.

Complimenti a Ferruccio per la sua lettura, intensa e spontanea, buttata lì ad arte come il racconto richiedeva. E complimenti soprattutto agli amici del Faxtet, per aver realizzato il CD e aver composto note inattese sulle parole che avevo scritto.

Fa un certo effetto vedere come un sassolino buttato nello stagno possa generare cerchi sempre più ampi.
Serie di cerchi che crescono e continuano a crescere…

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